MARGINAL GAINS: La temperatura corporea

Il concetto di “marginal gains” (miglioramenti marginali) è spesso associato al mondo dello sport, in particolare al ciclismo professionistico, grazie alla strategia implementata dal Team Sky (ora Team INEOS) nel ciclismo su strada. L’obiettivo di questa strategia è quello di ottenere piccoli miglioramenti in vari aspetti della prestazione complessiva, che sommati insieme possono portare a miglioramenti significativi complessivi. Questi miglioramenti possono riguardare l’allenamento, la nutrizione, l’equipaggiamento, la tecnica e altri fattori che influenzano le prestazioni degli atleti.

Tuttavia, il collegamento tra “marginal gains” e la temperatura corporea non è immediatamente evidente. La temperatura corporea è una misura della quantità di calore presente nel corpo umano e generalmente è mantenuta a livelli costanti attraverso meccanismi di termoregolazione. Durante l’attività fisica, il corpo genera calore e può surriscaldarsi, motivo per cui i atleti spesso cercano di regolare la temperatura corporea per evitare il surriscaldamento.

Miglioramenti nella gestione della temperatura corporea durante l’attività fisica possono contribuire ai al miglioramento complessivo della prestazione atletica. 

Il sensore CORE  è progettato da greenTEG, specialisti nella misurazione della temperatura. CORE ha un obiettivo chiaro: fornire agli atleti dati affidabili che prima erano ottenibili solo con molto tempo e impegno. Il focus è sulla gestione della temperatura, che comprende la prevenzione del surriscaldamento dell’atleta.

Il nostro corpo è efficiente, ma non tanto quanto vorremmo. Durante lo sport generiamo energia termica (ovvero calore) , insieme ovviamente all’energia cinetica desiderata. Il calore diventa particolarmente rilevante in attività come il ciclismo, dove abbiamo sempre uno sforzo prolungato e un raffreddamento limitato.
Quando la temperatura corporea aumenta, essa può avere un impatto negativo sulle prestazioni. Comprendere la propria temperatura è importante, ma quali sono le implicazioni pratiche e se puoi effettivamente influenzarla?

Conoscere la propria temperatura corporea durante l’allenamento ci permette di capire se è possibile prolungare lo sforzo oppure è meglio “rallentare”. Una pratica molto diffusa è quella di bagnarsi la testa e il corpo con l’acqua della borraccia, lo abbiamo visto molte volte anche in TV soprattutto al Tour de France dove le temperature raggiungono anche i 40°

Il raffreddamento “pre-sforzo” è una pratica molto diffusa. I PRO fanno uso di “cooling gillet” che indossano prima della partenza. 

Ok ma veniamo al nostro sensore…

Il piccolo sensore CORE misura la temperatura cutanea e il trasferimento di energia termica da e verso il corpo. Con l’uso di algoritmi avanzati, il sensore calcola quindi la temperatura corporea interna.
Per risultati ottimali, il sensore è idealmente abbinato a un sensore di frequenza cardiaca. 


Può essere collegato tramite ANT+ o Bluetooth, consentendo una perfetta integrazione con telefoni cellulari, bike computer ed orologi sportivi. E’ perfettamente integrato con i Garmin Edge e nel Connect IQ Store è disponibile un’ APP che consente di visualizzare la temperatura come campo dati nativo, insieme alle altre informazioni che ovviamente monitoriamo costantemente. 


Il sensore viene indossato direttamente sul corpo, fissato a una fascia toracica o fissato al torace mediante un cuscinetto adesivo. Una volta indossato, il sensore è praticamente impercettibile grazie alle sue dimensioni ridotte e al peso di soli 14 grammi.

Il piccolo sensore CORE costa quasi 300 euro, un prezzo non proprio alla portata di tutti, ma siamo sicuri che non appena avrà un largo utilizzo il suo prezzo calerà drasticamente.

Sito del produttore: CORE